Non saremo tecnici ma siam tanto curiosi.
Non ci facciamo mai gli affari degli altri, ma abbiamo un nostro pensiero.
Per questo non disdegniamo di addentrarci in anfratti anche pericolosi e sconosciuti, ma ahimè la nostra curiosità è troppo forte ed allora vaiiiiiiiiiiiiiiii.
Tra le tante società che conosciamo, fare una classifica, separando in due tronconi i simpatici dagli antipatici, potrebbe essere un gioco al massacro, però visto che grazie al Cielo siamo dotati di favella e occhi per leggere vediamo che cosa è successo tra gli “amici”.
Nel girone E della seconda categoria quello “delle nostre parti” i primi verdetti sono già stati emessi, l'Antignano ha vinto il girone con 59 punti mentre i play off se li sono guadagnati, Crespina, Fratres Perignano, Scintilla e Fabbrica.
Dopo la prima fase in lotta per un posto al sole sono rimasti il Crespina di Alessio Orsini ed i Fratres di Enrico Fatticcioni.
Entrambe le squadre hanno coronato il sogno di giocarsi la Prima Categoria, pur percorrendo strade non proprio parallele, il Crespina ha dato la zampata vincente nelle ultimissime gare, diciamo che dai canapi è partita di rincorsa, va fatto notare che la squadra di mister Orsini, godeva dei favori dei pronostici estivi, mentre il Perignano che si era presentato ai nastri di partenza con alla guida Minuti era poco più che una onesta ma comoda utilitaria, i bolidi erano altri, alcuni dei quali credo non siano mai nemmeno andati in moto, fusi in garage ancor prima di entrare in pista.
Ora, “l'anda e rianda” come in tutti questi casi è un terno al lotto, chi pesca il jolly sale in carrozza, chi “becca” la luna nera, dopo alcuni attimi, di disperazione e sconforto, poi dispiacere, poi “ma in fin dei conti”, infine riuscirà a rallegrarsi per quello che di buono è riuscito a fare in questa stagione.
Non solo perché è un duplice ex sia come giocatore che come allenatore, ma la cavalcata dei Fratres possiede un fantino con tanto di nome e cognome Enrico Fatticcioni, che subentrato a Minuti in corsa ha innescato la “veloce” macinando avversari e incamerando punti su punti, forcing che in parte ha pagato nel finale, quando forse le forze e la lucidità sono venute meno proprio contro quelle squadre che tenute in vita e legate alla disperazione tentavano di rimanere agganciate alla seconda categoria.
Chi esce di scena, Scintilla e Fabbrica ha saputo vendere cara la pelle, ma mentre per i pisani di Macelloni, si tratta di un traguardo sempre e comunque prestigioso, per gli uomini dell'amico e Presidente Pachetti credo sia uno scivolone imprevisto.
Dopo la mezza rivoluzione estiva che tanti nomi di prestigio aveva portato in casacca bianco nera, tanto da far eleggere il Fabbrica come la reginetta estiva e squadra da battere, anche io ero tra questi, seppur non disdegnando un occhio di riguardo ai livornesi dell'Antignano.
All'inferno dopo un rocambolesco finale di girone va dritto dritto il Pappiana, che si è goduta la seconda categoria per un solo anno, i ragazzi di Cartei si son fatti risucchiare in ultima posizione, sicuramente per propri demeriti, ma di sicuro presi alle spalle dalla straordinaria rimonta del Real Nuova Corea.
I “coreani targati LI” prima hanno agganciato l'ultimo vagone del treno della speranza e una volta trovato posto in carrozza sono riusciti con un abile scambio di vagone a giungere anche a destinazione facendo precipitare nel binario morto la Butese che come il Pappiana torna nel limbo dopo una sola stagione.
Il campionato per gli uomini di Pacini è stato sempre travagliato, solo in una fase diciamo intorno alla “tre/quarti” hanno avuto la luna nova ed hanno tentato di seminare il più possibile, ma un paio di solchi non hanno prodotto a sufficienza tutto quello che era stato messo a dimora ed il raccolto, tutto quanto il raccolto è andato irrimediabilmente perduto a tutto vantaggio dei labronici coreani.
L'altro scontro era tra il Lajatico dell'amico Barsotti sostituito in corsa e i Termali cascianesi, due realtà che seppur non godendo dei miei personali favori del pronostico erano in tutto o in parte additate tra le possibili protagoniste, per la lotta al primato.
Nessuna delle due compagini si è mai affacciata oltre la metà della classifica.
Il Lajatico si è arreso solo sul finire, mancando la salvezza diretta a favore del Ghezzano, ma le vicissitudine della compagine del Presidente Cacelli, sono state negative sin da subito.
Per una serie di circostanze sfavorevoli hanno dovuto fare a meno di tanti troppi uomini determinanti, uno su tutti Marco Valiante tra i pali ed il solo Matteo Marianelli, uno tra quelli che mai si arrendono non è bastato ad evitare uno scivolone dietro un altro, un campionato scialbo conclusosi con una bruciante retrocessione.
Sul Casciana Terme, seppur avendo in riva alla Caldana tanti amici di lunga data e apprezzando il lavoro svolto dall'amico Angiolo e dal Presidente Intravaia per quanto riguarda il settore giovanile, vado sempre con i piedi di piombo perché nei miei riguardi hanno sempre una certa propensione a fraintendere, forse chi mi ha presentato “in ambito calcistico” e spero si sia limitato solo a questo “settore” credo non mi abbia fatto un gran favore, cosa che io non ho assolutamente ripagato con la stessa bieca moneta.
Il caso Carloni Dario e gli strascichi lasciati dall'allora Dg Gasperini, non mi sono piaciuti.
Il mio primo allenatore vero, al quale ho voluto e voglio bene tutt'ora, Bruno Gasperini mi ha “lievemente” deluso ed a volte, non so se vi è mai capitato quando sulle bottiglie di acqua gassata trovate scritto appunto “lievemente” in realtà è di gran lunga più frizzante di quella frizzante/frizzante “dichiaratamente frizzante”.
I fatti extra calcio, poi, a margine della gara con il Fabbrica sono del tutto deprecabili e da condannare e sono stati “lievemente” sanzionati dagli organi federali, è una “bucciata” come direbbe il mio caro amico Carlo la sanzione inflittagli rispetto all'accaduto.
Fatto sta che sono salvi.
Una vecchia conoscenza, l'Elba 2000 si giocherà la gara finale play off con il Ponterginori nel girone F, dove invece dice addio alla seconda il San Vincenzo, imitato nel girone B, l'Atletico Santacrocese che come i livornesi della costa retrocedono in terza categoria.
Eh si la Seconda Categoria... forse un giorno quel treno passerà anche per noi.
Lo aspettiamo senza particolari patemi d'animo stiamo bene cosi come siamo, attorniati da gente per bene, una famigliona allargata che tante, tantissime soddisfazioni sta dando “ai genitori”.
FORZA TRE TORRI