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Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.

Maria Giulia
Di Andrea Tognetti (del 02/03/2010 @ 14:07:14, in Varie, linkato 409 volte)
Purtroppo la speranza, che come dice il proverbio, è l'ultima a morire, questa volta non era nemmeno stata concepita, e si era “già dissolta e svanita“ domenica sera, quando telefonicamente mi fu data la notizia che Maria Giulia, mamma di Raffaele Murgioni, non avrebbe visto sorgere il sole.
Una bruttissima emorragia celebrale, l'ha strappata all'affetto dei suoi cari.

Sono amico di Raffaele, da sempre sin dai tempi dell'asilo, poi sono anche parente perchè ha sposato Silvia la mia cugina, e poi perchè siamo entrati insieme nel TTT, lui come presidente io come segretario, poi i ruoli si sono invertiti ma solo formalmente, nella sostanza qualunque sia la carica nel Tre Torri siamo tutti sullo stesso piano, quindi conosco, apprezzo e condivido il suo modo di fare e di pensare, per questo nel rispetto del dolore che lo ha colpito, certo di interpretare il pensiero di tutti i consiglieri, da me informati e dai quali ho ricevuto un grande ed unico messaggio di cordoglio, vicinanza e partecipazione, verso l'amico Raffaele, non mi resta che far giungere a Raffaele, Armando, Nicoletta, Sandro, Claudio, Michele e Emanuele, sincere e sentite, le condoglianze di tutto il Tre Torri Terricciola, oltre alle mie personali.

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Di Andrea Tognetti (del 03/07/2009 @ 14:57:33, in Varie, linkato 1503 volte)
Colgo l'occasione per un saluto ed un abbraccio sincero e ti comunico con la presente che alla veneranda età di 37 anni, dato che come saprai mi sono trasferito in quel di Bergamo, e dato che sai che anche io sono un intramontabile "malato" di calcio, ho vinto, (n.b.... da centravanti...), il campionato di 3^ Categoria Bergamasca, con la squadra dell' A.C. Mozzanica", che, guarda caso, ha i colori bianco e celesti... non aggiungo altro...

Guarda l'allegato e fatti due risate... (tratto dal Giornale di Treviglio, Bergamo Sport... a tutta pagina!!!)

Saluti a te, alla tua famiglia e a tutta la Terricciola che conosco...

Federico Perelli


Ecco l'articolo del Giornale di Treviglio:


FORZA TRE TORRI
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Dopo il consiglio...
Di Andrea Tognetti (del 01/07/2009 @ 20:34:06, in Varie, linkato 378 volte)
Arrivato a casa a tarda ora, come sempre prima di andare a letto, sono obbligatorie alcune pratiche che non sto ad evidenziare, poi visto che il sonno mi aveva abbandonato mi sono messo davanti al televisore a fare zapping, vedevo le immagini, ma non sentivo nulla, avevo un solo pensiero, assai simile a quello del marito che per fare dispetto alla moglie si era tagliato al pari, oh ih oh ih, gli attributi.
Allora, inforcati bruscamente gli occhiali, mi mettevo a leggere il giornale, o meglio quel che mi rimaneva da leggere, praticamente le pubblicità, leggevo, ma non capivo. Televisione niente da fare, giornale idem, più passava il tempo, più mi rendevo conto di averla combinata grossa.

Dopo aver dato un’occhiata all’orologio, erano quasi le 2, mi rendevo conto, che da quando ero arrivato a casa, non era più passata nessuna auto.

Voleva dire che Cecco (Tedeschi) era ancora in paese.
Stavano parlando delle mie dimissioni.
Ma si, figurati, saranno a ridere e parlare di tutto fuor che di pallone.

No.
Parlano delle mie dimissioni.
Con certezza assoluta.

Sentivo un rumore, mi avvicinavo alla persiana, sbirciando tra le stecche, vedevo Cecco in auto che stava andando a casa.
Salivo le scale, e accendevo il computer, dopo essere entrato nel blog del TTT, rileggevo diversi articoli, scegliendo quelli che secondo me erano i più significativi.
Era naturale che mi venisse un groppo in gola, con fatica lo rimuovevo e andavo avanti.
Era la volta della posta personale e del TTT, leggevo i messaggi ricevuti, i vecchi messaggi dei tanti amici, che da sempre preferiscono lo scambio diretto di opinioni,con il sottoscritto evitando il blog, di coloro che si firmano, che si complimentano e dei tanti che ti invitano a riflettere.
La mia attenzione si focalizza su uno in particolare, che di seguito riporto.

Ciao Andrea,
alla mail delle Tue dimissioni mi sono sentito un strano sudorino sulla schiena e uno smarrimento generale, e così penso che sia stato per chiunque tenga al TTT.
Ho parlato un po’ con ………… e non è semplice ipotizzare la volontà degli altri, o meglio, dentro di me sono cosciente che per quello che mi è possibile farò di tutto per mantenere in piedi un "qualcosa" che continui a far giocare nei campi della Toscana quelle maglie Bianco Azzurre con le tre torri sul petto,
...................

Questa è la prima di una lunga serie, questa è la prima pugnalata, e volendo superare Giulio Cesare, di queste “pugnalate“ ne ho lette tantissime, anche inviate da persone, che credevo il calcio non interessasse per nulla, anche da persone, che non avevano motivo di farlo, in tutte le mail ho trovato una logica conclusione, che urlava:

“Mandovaiiiiiiiiiiii !!!!!!!!!!!!!!!!!!!! “.

Ammetto, di aver cominciato ad avere la certezza, forse avevo sbagliato.
Ma poi mi ricredevo.

Se è vero che avevo sbagliato, lo avevo fatto solo in parte, perché su alcuni principi di fondo avevo ragione.
Eccome se avevo ragione.

Ma su quali principi, avevo ragione?
Su quelli di fondo, l’ho già detto.

Ma quale fondo e fondo, qui ad andare ha fondo è solo il TTT, ed io sarò ricordato come colui che ha contribuito a chiudere la serranda.
Bene!!!!
Cosi imparano.

Ma imparano cosa e chi?
Va bene ci resto, allora ci resto, ma da domani si cambia musica, eccome, si fa come dico io, oppure mi rifaccio da una parte e comincio a dirle tutte.

Ma da che parte mi rifaccio?
Che musica devo cambiare?
Che devo dire?

Va bene, però anche se ci metto una pietra sopra, qualcosa deve cambiare.
E qui la riflessione non ha dubbi, si fa certezza.

E’ vero qualcosa deve cambiare, dobbiamo tornare ad essere la squadra di Terricciola, e non di Andrea, Fabrizio e Raffaele.
Dobbiamo, vuol dire, tentare di recuperare, un rapporto perso, con il paese, riallacciare un dialogo con l’amministrazione comunale, dichiarare pubblicamente i nostri intenti, le nostre possibilità, colmare le nostre lacune.
Se le nostre forze ci consentono la quarta categoria, si fa la quarta categoria.

I nostri silenzi, vengono male interpretati, per molti sono una sorta di cortina di fumo che, lascia intravedere chissà quali interessi, siccome lo stare nel TTT non ha portato nessun tipo di vantaggio economico a nessuno, allora cerchiamo di essere trasparenti.

Detta cosi sembra che tutte le colpe, siano “nostre“, non credo, anche se non mi illudo di non averne, personali e societarie.
Ho paura di guardare l’orologio, lo faccio con un occhio solo.................
NOOOOOOO mancano 10 minuti alle 4, e domani la sveglia suona alla 6.
Roba da matti.

Benedetto T T T .

Vado zitto zitto a letto.
Ho detto a letto, ............. non a dormire.

Ma credetemi, mi alzo fresco come una rosa, accendo il cell, e scrivo:

“Dopo una notte insonne e tanti pensieri, ho rivalutato la mia posizione, se ben accetto sono disposto a candidarmi di nuovo alla presidenza del TTT. Andre“.

I messaggi che sono arrivati sono uno più bello di un altro, sono messaggi che ti dimostrano fiducia, amicizia, sono inni alla voglia di fare e riemergere, sono cose per le quali merita aver speso tanti anni nel TTT, sono legami inscindibili, irripetibili ed indimenticabili, che solo chi è stato nel Tre Torri, ha provato, prova e proverà.

Ricordiamoci che questa è stata la nostra Superga, una bella polmonite e non un semplice raffreddore, affidiamoci ad un buon dottore e facciamo una buona cura.
Il dottore lo abbiamo trovato, si chiama DOTT. BUON SENSO, e visita in Piazza XX Settembre al numero 6, tutti i lunedì dalle 21,30 sino a che ci sono pazienti.
Approfittiamone.
Costa solo un semplice contributo di tempo, poi il tutto è pagato dal Servizio Sanitario Nazionale.

Piernello è esentato dal ticket.
Per l’età?
No, perché tutta la visita non la regge, ha bisogno di uscire, attaccare bottone con qualche conoscente seduto in panchina, divagare, ricordare il tempo che fu, prendere dal portafoglio i conteggi della festa dell’uva del 1971, andare a prendere una camomilla, controllare se Lucia lo sta cercando............
E’un moto perpetuo, che Dio lo benedica.

Teniamocelo stretto............. Piernello intendo.Ora più di prima,
FORZA TRE TORRI

FORZA TTT
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Durante il consiglio...
Di Andrea Tognetti (del 01/07/2009 @ 20:18:16, in Varie, linkato 388 volte)
Mantenendo fede a quelli che erano i miei propositi, convinti propositi, sono andato in consiglio, con la fermezza ed il cipiglio di chi vuole mantenere, difendere e confermare le sue posizioni.

Avevo la certezza che nessuno mi avrebbe fatto cambiare idea.
E cosi è stato.

Devo ammettere di essere stato irremovibile, di aver confermato le dimissioni, e di essere rimasto sordo ai tentativi di tutti coloro che mi invitavano a riflettere e rivedere la mia decisione.

Emilio, Cecco, Angiolo, e Fabrizio, hanno in più di una occasione tentato di convincermi che “dovevo rimanere“, che trovare un sostituto era difficile, che veramente il rischio di fare “festa“ con le mie dimissioni si stava materializzando.

Niente.
Rimanevo convinto di quel che avevo deciso, sarei rimasto in consiglio, come semplice consigliere.

Poi a ruota un po’ tutti, si alternavano, e cercavano di convincermi, devo dire anche con ottimi e accorati appelli, e con esempi calzanti.
Daniele, Alessio, Federico, Saverio, Raffaele e Andrea, mi sembrava di essere di fronte al muro del pianto, ma io fermo ed irremovibile, a guardare chi metteva i bigliettini tra le fessure delle secolari pietre.

Avevo deciso, in un senso e nessuno mi avrebbe fatto desistere.
Intorno a mezzanotte, la riunione si è conclusa, ed io me ne sono andato a casa, lasciando tutti quanti li fuori in Piazza XX Settembre, a rimuginare sul consiglio appena sciolto.

Mi sono incamminato verso casa, convinto di quello che avevo deciso, anche se un paio di affermazioni, mi avevo fatto storcere il naso, mi erano stati ricordati, aneddoti e persone, che erano state ed avevano fatto la storia del TTT, ed al solo nominarle, mi erano ribolliti i chiari.
Pensavo e ripensavo, mi pareva di avere in testa un nido di gialloni.

Ripensavo a quello che aveva detto, Emilio, con una affermazione, strappa cuore, poi agli sguardi e i silenzi di Angiolo, Alessio e Cecco, alle parole di Raffaele e Saverio, a Fabrizio che si stava sciogliendo come neve al sole, sulla sua poltrona dorata personale.
Gli altri ragazzi facevano il resto.

Arrivato a casa, le immancabili carezze a Arturo. Non ero consapevole della nottata che mi attendeva.

FORZA TTT
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Prima del consiglio...
Di Andrea Tognetti (del 01/07/2009 @ 20:11:52, in Varie, linkato 360 volte)
Su un autocarro, di una famosa azienda della nostra zona, tanti anni or sono, il conducente aveva esposto sul cruscotto un cartello in bella vista:

“solo Dio, lo sa“,

e per certi versi, questa frase, calza a pennello anche per le faccende del Tre Torri.

Quello che non rientrava nella sfera personale dei singoli consiglieri, lo abbiamo sempre pubblicamente dichiarato, andando incontro a critiche feroci e polemiche in alcuni casi, ricevendo i complimenti e tanti attestati di stima in altri.

Calcisticamente, mi sento una cacca, una grossa cacca.

A livello societario, sempre rimanendo con il pallone tra i piedi, mi sento come chi, dopo un pareggio, strappato con le unghie e con i denti, con gli avversari ridotti in 8, scampato anche il pericolo dei tempi supplementari, vince ai rigori, perché il portiere avversario è dovuto andare via, per una sopraggiunta colica intestinale ed il suo posto è stato preso, da un giovanotto, alto un metro e cinquanta e dal peso di 95 kg, tipo tappo da damigiana, sempre di vittoria si tratta, ma certamente, le vittorie da ricordare sono altre.

Il consiglio di giovedì, 11 giugno ha sancito un cambio di rotta, una violenta inversione ad U, che sicuramente lascerà strascichi polemici, non sarà unanimemente condivisa, ed accettata, ma che era l’ultima ed unica strada da seguire.
Sapendo da che pulpito arriveranno i brutti discorsi, vedremo quale comportamento adottare, se avremo voglia di rispondere, risponderemo per le rime, altrimenti, non ci resterà che rimanere in silenzio, e gratificarci del fatto di essere in pace con la nostra coscienza, e come sempre di non essere scappati, di fronte al nemico.

Eh si, il nemico, quello di sempre, si chiama “Soldo“, “Quattrino“, “Money“, sempre si tratta, di “vil denaro“.
E’ una resa, senza condizioni, ma con l’onore delle armi, con la consapevolezza di aver salvato tutta la truppa.

Il consiglio tutto, dalla frangia giovane a quella più anziana, è stato concorde con me, nel dare un drastico ridimensionamento al nostro programma.
Spesso nell’affrontare o prendere delle decisioni, queste possono essere influenzate, dalla passione, dal cuore, dall’affetto e dall’orgoglio, poche volte mi è successo nel pallone, di prendere una decisione con il solo freddo raziocinio, usando il cervello in via esclusiva.
Questa volta si.

Mi auguro possa essere la scelta giusta.
Se il portafoglio piange però, certamente il cuore non ridere.

Delle 15 persone che facevano parte del consiglio in carica eletto il 09 luglio del 2007, ben 13 han dato la loro disponibilità, a far parte del nuovo organico, e questa per me è stato una botta di vita non indifferente, una spinta propulsiva fortissima, non nego di aver sospettato e avuto cattive sensazioni, e me ne scuso pubblicamente.
Sono contento, di poter garantire al TTT un futuro, poi sarà il nuovo consiglio a decidere, da che parte cominciare, e con chi.
Sicuramente, poter dare continuità, e poter contare su un cosi forte numero di “vecchi“ consiglieri, agevolerà, il disbrigo della gestione societaria e la chiusura di alcune pratiche in sospeso, e soprattutto sarà una garanzia, per coloro che sono stati dei nostri.

Sul con chi e da dove iniziare, mi preme ricordare ai consiglieri tutti, che far finta che non sia successo niente, e non siano stati commessi dei pacchiani errori, sarebbe tremendamente sbagliato, ecco perché è bene sin da subito partire con il piede giusto, dire che cosa ci possiamo permettere, e qualora ci fossero dei programmi e degli obiettivi, dichiararli apertamente.

Non credo di fare nuovamente il presidente, le belle favole non sempre hanno un lieto fine, ma tutte quante insegnano qualcosa, ed io ho imparato che il rispetto, la stima e la fiducia, che ho portato a tutti coloro, che hanno fatto parte della famiglia biancazzurra, nei tanti anni di militanza come giocatore, dal 1979, come  segretario dal 1991, come presidente, dal 1999, spesso non sono state ripagate nella stessa maniera, ed in alcuni casi nemmeno minimamente corrisposte.

Non posso essere sempre io a far finta di nulla, a passare sopra a tutto e tutti, a dimenticare, e perdonare l’ho fatto e non lo rimpiango, ma da ora in avanti stop.
Confermo la disponibilità, l’impegno e la garanzia, nel definire tutte quante le questioni in sospeso, e resterò nel consiglio come semplice consigliere, per rimanere responsabile del mio operato.

FORZA TTT
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Messaggio dall'Aquila...
Di Admin (del 26/05/2009 @ 16:28:57, in Varie, linkato 701 volte)
Ricordo a tutti che Andrea si trova, assieme alla Misericordia di Terricciola, in provincia dell'Aquila ad offrire il suo aiuto ai terremotati.

Mi ha contattato per chiedere di lasciarvi il seguente messaggio:

Ho letto i messaggi,
sentito Fabio, Angiolo e Fabrizio,
la delusione è forte,
il senso di onestà,
ancora di più,
speriamo di trovare anche la voglia di andare avanti.
Forza TTT.

Andrea Tognetti.

FORZA TERRICCIOLA
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Un giorno speciale, una sensazione unica
Di Andrea Tognetti (del 16/05/2009 @ 14:20:40, in Varie, linkato 417 volte)
Tradizione vuole che in occasione dei Festeggiamenti per la Madonna di Monterosso, l’immagine sacra venga portata in ogni rione di Terricciola.
Quest’anno vengono ricordati e festeggiati i 600 anni della Madonna, e ieri, 15 maggio, il rione Poggiarelli, su proposta del Consiglio Pastorale, aveva deciso di far sostare e ospitare l’Immagine Sacra, al Campo Sportivo.
Il nostro impegno, era far trovare l’ambiente decoroso e consono ad accogliere per la prima volta, nella storia, l’Immagine della Madonna di Monterosso, al campo sportivo.

Vi voglio raccontare la giornata di venerdì, e che ognuno faccia le sue riflessioni, se lo vuole.

Venerdi mattina, Domenico il nostro custode, aiutato dalla sua signora, aveva provveduto a rendere gli spogliatoi puliti lindi, una sorta di pulizie da “Acqua Santa“, lavori che si sono protratti per tutta la mattinata.

Alle 13,00 ci venivano recapite le sedie, da posizionare in campo.
Alle 16,00 grazie ad un sempre più impagabile Alfonso Baldi, sono iniziati i preparativi per accogliere la Madonna.
Sono stati posizionati 400 lumini, che hanno contornato ed illuminato tutto il piazzale del campo sportivo e la strada che porta a Terricciola, ambo i lati sino all’incrocio che porta a casa di uno dei nostri ex presidenti Alberto Baldi.

Sono state stese le sedie nella parte antistante gli spogliatoi, all’ingresso dei quali è stato allestito un vero e proprio altare, con tanto di candelieri, tovaglie finemente ricamate e Angelo Belcari, che in gergo verrebbe definito “uno che sa fare i piedi a gatti“ grazie ad una serie di aste è riuscito a fare calare dal soffitto degli spogliatoi, due drappi di tessuto coler celeste, che hanno abbellito ancora di più il già lodevole e meritorio lavoro effettuato da Vania, Maria e Valeria del Baldi, e tutta la famiglia Nassi.
Non pago di tutto questo, Alfonso è andato a caricare un furgone di fiori, che sono stati posizioni davanti l’altare ed ai sui lati, non rimaneva che aspettare Francesco Buti, incaricato di portare l’immagine sacra.

Francesco giungeva al campo sportivo verso le 17,45 e la Madonna di Monterosso, veniva posizionata al centro d’altare.
Alle 18,50 per consentire a tutti coloro che avevano collaborato di andare a casa, fare le loro cose, e tornare per la cerimonia, mi ritrovavo solo, come tante altre volte al campo sportivo, ma questa ne correvo, ne pensavo al pallone, o al Tre Torri, questa volta, ero solo, con la Madonna di Monterosso.

Sceglievo con cura una sedia, facendo attenzione alla luce del sole, ed hai suoi riflessi, volevo guardare negli occhi la “mia“ Madonna, e mi posizionavo proprio davanti al Suo volto.

Dopo poco, ero costretto ad alzarmi, per un ulteriore forma di rispetto.
Rimanevo cosi a pensare e pregare, rituffandomi nel passato, era inevitabile, nella speranza di vedere e sentire, chi non si vede, ne sente da tempo, pur sapendo che anche questo tentativo sarebbe stato vano, mi sono passate per la mente decine di processioni, ho riascoltato anche vecchi laudi ormai in disuso, poi le mie preghiere si sono fatte sempre più sentire, sincere ed accalorate, fino a quando Alfonso intorno alle 20,00 non è tornato al Campo per “darmi il cambio“.

Un ora, da solo, al campo sportivo, con la Madonna di Monterosso, chi l’avrebbe mai creduto.
Sono sensazioni che solo noi che abitiamo a Terricciola, solo noi che siamo nati a Terricciola, solo chi per lo meno una volta in vita sua si è raccomadato alla “Sua Madonna“ può sentire e provare, insomma solo un “Terricciolese“ capisce cosa posso aver provato io, per un ora da solo con la Madonna di Monterosso.

Andavo spedito a casa, ma durante il tragitto, mi assaliva un dubbio: “Non faccio nemmeno una foto?“.
Allora, una volta a casa, prendevo la digitale, e tornavo immediatamente al campo sportivo, appena in tempo per scattare decine di foto, con la luce solare, poi ne ho fatte altre anche di notte, ma quelle scattate prima del tramonto sono bellissime e state tranquilli che le pubblico sul blog.

Con il calar della sera e l’oscurità, tutto diventava più suggestivo, e le tante fiammelle accese per la strada, nel piazzale e nel campo dove i lumini formavano una gigantesca M, accoglievano un centinaio e forse più fedeli e devoti alla Madonna.
Don Ugo recitava con i tanti presenti il rosario, e nell’aria c’era tanta ma tanta commozione, che dopo l‘amore è il sentimento più grande che provoca la Madonna di Monterosso, anziani e giovani non fa distinzione, bacchettoni e non, lo ripeto per noi di Terricciola, niente è più importante della MADONNA DI MONTEROSSO.

Spero di aver fatto cosa gradita, a tutti i Terricciolesi in “trasferta“ e già qualcuno lo vedo piangere sulla tastiera, nel riportare fedelmente una giornata come questa che passerà agli annali, e sarà ricordata come la Prima volta della Madonna di Monterosso al campo sportivo.

E come diceva sempre Pasquino del Buti...

EVVIVA LA MADONNA DI MONTEROSSO
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