All. Daniele Micheletti



Commento:
CHE AMAREZZA...
Ma sarebbe meglio dire, quante amarezze ci riserva il pallone, e quanti bocconi amari dobbiamo ingoiare, e chi come me deve cercare di mantenere i giusti equilibri e le giuste distanze per non generare malcontento o intaccare la psiche altrui, sarebbe bene che facesse il presidente e smettesse di scrivere.
Forse se proprio volesse testardamente continuare si dovrebbe adeguare agli standard che vanno per la maggiore, commenti piagnucolosi per fantomatici torti subiti, oppure sdolcinati con i direttori di gara, lecchini con i futuri avversari che dovrebbero riservargli chissà quali favori.

E’vero, anche qui uso il condizionale, che mi sono fatto prendere la mano, e forse i tanti attestati che privatamente mi giungono, mi hanno fatto credere ed illuso di essere “un fine dicitore“ mentre in realtà sono solo un umile pallonaro, preso e coinvolto nelle faccende si una sperduta e semi sconosciuta squadra di campagna.
Forse dovrei riflettere sul da farsi, e allora lasciatemi il tempo di pensarci.

Fatto.
Già fatto?

Si, ho deciso di continuare a dire quello che penso, il bavaglio non lo tenevo nemmeno quando ero bimbo sul seggiolone, e allora avanti.

La prima sensazione dopo essere arrivato a San Giuliano, non è delle migliori, mi viene in mente che qui l’ultima volta che abbiamo giocato rimediammo, una sonora ed immeritata sconfitta per 4 a 2, dal Vecchiano, e mi ricordo inoltre una accoglienza non particolarmente calorosa.
Un po’ per scaramanzia un po’ per cosa mi pare, non parcheggio l’auto al solito posto, e non mi siedo in tribuna allo stesso posto.

La seconda considerazione è la poca presenza di pubblico, di parte pisana, una squadra che ambisce al salto di categoria, credevo godesse del sostegno di più tifosi, se non ricordo male, erano più numerosi a Terricciola, forse perché avevano approfittato per fare una bella girata in campagna.

La terza considerazione è di carattere tecnico, pur non intendendomene di calcio, anche oggi non ho visto nessun tiro in porta, si perché il fortunoso gol partita dei locali è stato un cross sbagliato.

Ho già in parte svelato la gara, fatta per gran parte dal Pisa, e controllata dal TTT, e per lunghi tratti insipida e spezzettata da normali falli di gioco, mai, però si è visto cattiveria in campo.

Il goal ancora una volta è la solita tegola caduta accidentalmente dal tetto, però anche noi siamo un po’ tarlocci a stare sempre sotto queste grondaie pericolanti, cerchiamo degli spazi aperti, ripeto il goal è arrivato quando ormai i giochi erano fatti, è il solito episodio che ci punisce oltre misura e che di contro canto esalta una squadra che ha giocato e fatto la gara, questo è vero, senza mai essere pericolosa, in pratica Mister Fagiolini, molto intelligentemente fa di necessità virtù, sfruttando al meglio le doti degli uomini a sua disposizione, l’esperienza di Barbanti e le capacità di elevazione di Vinciarelli, difatti tutte le azioni eccetto i pochi tentativi di giocare palla a terra, e di affondare sulle fasce, senza grandi pericoli per la nostra difesa, vertevano sul lancio lungo in mezzo che Vinciarelli, posizionato poco sopra il limite della nostra area di rigore, in elevazione spizzava per Barbanti che poi se la doveva vedere con i nostri ragazzi, in particolar modo Capitan Brogi che lo ha controllato benissimo, e vedersela con un bomber con queste caratteristiche e con questa mole non è per niente facile.

Come detto la partita si è dipanata per tutto il primo tempo senza particolari sussulti, e con i nostri pronti a ripartire in contropiede le poche volte che gli veniva concesso, ma che controllavano i temibili avanti locali senza particolare patema d’animo, anche perché per nostra fortuna, i nerazzurri locali, non ci sembravano particolarmente in palla, ma qui i meriti e i demeriti andrebbero analizzati con più accuratezza e maggior parsimonia, secondo me per merito dei ragazzi terricciolesi in casacca blucerchiata nera, molto probabilmente per altri non è cosi.

Riscopriamo, ma credetemi controvoglia, l’utilizzo più o meno corretto della pista di atletica, ieri visto il risultato in bilico sino alla fine, il raccattapalle, che inspiegabilmente è rimasto dietro la porta difesa da Valiante nonostante il direttore di gara lo avesse invitato ad allontanarsi, si è limitato a rifornire il nostro portiere con almeno due palloni, e per par condicio uno lo sistemava dietro il palo destro e l’altro dietro il sinistro, mi immagino, anzi non c’è bisogno di nessuna fantasia quando si gioca nei campi sportivi dove il terreno di gioco è contornato dalla pista, se la squadra di casa va in vantaggio, i tempi di gioco effettivo quando va bene sono ridotti del 50 per cento, con buona pace di chi dirige la gara, e con il giramento di chi deve rimontare.

Se mi intendessi di calcio mi verrebbe da dire che non ho condiviso alcuni cambi nelle nostre fila, che mi sono sembrati troppo affrettati e per certi versi un tantino presuntuosi, di questo è bene che se ne facciano carico e se ne assumano le responsabilità i tecnici, ma questa volta lo chiariscono con il sottoscritto e con il consiglio tutto.

Chiniamo ancora una volta la testa, e ancora una volta, la sensazione di aver lasciato più del dovuto sul terreno di gioco è forte e cocente, ma la forza di un gruppo e di una squadra si misura, nelle difficoltà, e la convinzione seppur sconfitti, che la condizione atletica sia ottimale, che dopo essersi un po’ smarriti si stia ritrovando un assetto e un gioco decente, è netta e forte.

E dopo tanti bei discorsi?
Si rimonta in auto, con tanti pensieri.
Perdere non è mai bello, figuriamoci al 90°, tutti i punti si lasciano a San Giuliano, non ho preso nemmeno il caffè, mi fa male un ginocchio e nel tentare di “aiutare“ un nostro giocatore a rinviare la palla, ho fatto il gesto di calciare e mi sono preso nel malleolo, più comunemente definita “noccola“ quindi mi fa male anche quella, ho finito le pile alla radio e mi si è spenta mentre Camoranesi faceva il goal del 2 a 1 a Torino contro la mia Fiorentina, infine mentre salivo le gradinate mi si è incastrata la cerniera del giaccone del TTT, ho fatto finta di niente ma ho patito un caldo atroce, meno male nel secondo tempo è raffrescato un po’, ne volete altre???

Senti, senti, che notizia, la Fiore ha vinto, dopo venti anni a Torino, credo che anche questo sia un messaggio e un segnale. Di che natura? Mah si vedrà.
Proviamoci, non arrendiamoci, e lottiamo, sino alla fine.

FORZA TERRICCIOLA