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E' dura continuare a far finta di niente...
Di Andrea Tognetti (del 02/04/2008 @ 19:20:53, in Comunicazioni, linkato 236 volte)
Vediamo cosa viene fuori da questo uovo, covato per diverso tempo, e che lo spillo impertinente di un commentatore al mio ennesimo ?non commento? ha forato il guscio prima del tempo, sicuramente non è un ?Barlaccio?.
Devo, però, fare alcuni passi indietro, tornando allo scorso anno, anche in quella occasione dopo aver fatto per lungo tempo la chioccia silenziosa, dopo l?ennesimo proclama esagerato, mi sentii in dovere di prendere carta, penna e calamaio, e lanciare il primo di una lunga serie di appelli, una sequenza, di sinceri ?Spintoni? che da questo blog, distribuivo a destra e a manca.
Se ben ricordate, invitavo tutti quanti a stare calmi, moderare e frenare gli entusiasmi, il mal di vertigine era in agguato, rincorrevamo il secondo posto e la squadra che faceva da battistrada, e ci precedeva in classifica, stava facendo fatica, diciamo che arrancava, e le nostre speranze volavano alte, in certi frangenti, troppo alte, poi tutti sapete come e? andata a finire, doppio spareggio, poi altra gara, infine in ripescaggio.
Devo, però, fare alcuni passi indietro, tornando allo scorso anno, anche in quella occasione dopo aver fatto per lungo tempo la chioccia silenziosa, dopo l?ennesimo proclama esagerato, mi sentii in dovere di prendere carta, penna e calamaio, e lanciare il primo di una lunga serie di appelli, una sequenza, di sinceri ?Spintoni? che da questo blog, distribuivo a destra e a manca.
Se ben ricordate, invitavo tutti quanti a stare calmi, moderare e frenare gli entusiasmi, il mal di vertigine era in agguato, rincorrevamo il secondo posto e la squadra che faceva da battistrada, e ci precedeva in classifica, stava facendo fatica, diciamo che arrancava, e le nostre speranze volavano alte, in certi frangenti, troppo alte, poi tutti sapete come e? andata a finire, doppio spareggio, poi altra gara, infine in ripescaggio.
Ad un anno di distanza, mi sono sentito autorizzato a far cessare una rubrica domenicale, il commento della gara del TTT, per tutta una serie di ragioni, significative, motivate e strettamente personali.
Tengo a precisarlo e ribadirlo e? stata una mia decisione, senza che nessuno mi abbia indotto o peggio ancora costretto, ma siccome come mi pare e piace lo faccio solo e soltanto a casa mia, per giunta quando sono solo, e dovendo dare risposta alle tante ipotesi che si stanno accavallando, ed ai si dice che sono ancora peggio, per giunta trattandosi di una decisione che va ad intaccare la sfera ?cristallina? del TRE TORRI, di seguito cercherò per quello che mi è possibile, di spiegarne le ragioni.
Prima di tutto non si tratta di un silenzio stampa.
Troppo pomposo solo pensarlo, ne tanto meno della voglia di reprimere, o far naufragare, sarebbe solo e soltanto un raptus masochista, la bella iniziativa del Blog Biancazzurro, che mi sta particolarmente a cuore e mi sembra sia apprezzato anche dai tanti ?terricciolese all?estero? che non ci hanno mai fatto mancare il loro sostegno, li invito a continuare.
Non è, nemmeno, una decisione presa dalla sera alla mattina, non si è trattato della ripicca di un bimbo o di una bizza, non è stata la solita levata di scudi dopo una sconfitta, ne tanto meno una difficoltà attribuita ai risultati negativi della squadra, si è trattato di una decisone presa dopo una serie di riflessioni, che da tempo, andavo meditando e maturando, e che mi porto dentro, e ce le tengo.
Per altro sono le stesse ?vicende? analizzate anche in anni precedenti, e che solo l?entusiasmante salto di categoria aveva parzialmente sopito, per farle riemergere più forti di prima, nella stagione in corso, nella loro totale interezza.
Nel calcio, in questo calcio è bene non farsi illusioni, e parlarsi chiaro, o ci stiamo cosi come è, e si accetta tutto e il contrario di tutto, oppure si rifiuta integralmente, e se ne resta ai margini.
Non si tratta, comunque di scegliere con il cuore in mano, per il bene della società che mi ha cresciuto ed alla quale voglio e vorrò sempre bene, ed è superfluo solo ribadirlo, ma la scelta se continuare a stare ?nel pallone? o uscirne definitivamente va presa, con ben altre sfere in mano, e dopo valutazioni le più refrattarie possibili a spinte e slanci emotivi.
Troppe volte ho pensato, illudendomi, che in fondo, in fondo ero io che mi sbagliavo, e che vedevo sempre e comunque certi ambienti, certe persone, certi fatti sempre con occhio negativo, da qui tutta una serie di ripensamenti che culminavano con delle vere e proprie inversioni ad U.
Mi ritrovavo sempre sulla stessa rotta, al timone del TTT.
La prima considerazione, che mi venne di fare, in ordine cronologico, in questa stagione, fu alla sesta giornata di campionato, dopo la vittoria sul San Vincenzo, al cospetto di non più di venti, si, ripeto venti persone, oltre i consiglieri, i parenti e i familiari stretti, non certo per mancanza di spazio sui gradoni delle tribune.
Ah dimenticavo di dirvi che cosa pensai:
Poi lo stesso identico pensiero, mi balenò per il cervello, una domenica sera mentre ero a casa, intorno alle 22.00, mentre stavo scrivendo due righe da mandare ad Alessio, per aggiornare il nostro blog, già dal primo mattino del lunedì successivo.
Fare una cronaca, non sarebbe poi nemmeno troppo difficile, ne tanto meno noioso, basta annotarsi con precisione, minuto, numero di maglia e cosa è accaduto, poi con un po? di mestiere e qualche ?licenza agricola? non oso dire poetica, si confeziona una cronistoria della gara, veritiera, puntuale, ma arida che non rispecchierebbe il mio modo di essere e le poche volte che mi è capitato di farlo, non mi sono riconosciuto, nel testo pubblicato.
Il difficile viene quando si deve scrivere, senza danneggiare la propria squadra, oppure avvantaggiare gli avversari, e qui la cosa si farebbe ingarbugliata, per chiunque figuriamoci per chi rappresenta una società di calcio, un presidente.
Non mi danno fastidio nemmeno i messaggi anonimi o siglati con firme di fantasia, certo quando offendono e cercano di danneggiarci, mi difendo, anche se in più di una occasione sono stato il primo a lasciar perdere, invitando i nostri lettori a fare altrettanto.
Secondo punto di arresto, i voti ai giocatori, e sinceramente il problema che mi sono posto non è stato se fossero giusti o sbagliati, erano i miei, punto e basta, e potevano essere accettati e condivisi dai lettori, oppure contestati, non mi sarei certo tagliato le vene ai polsi, il fatto è che erano delle valutazioni, che dava un presidente pubblicamente ai suoi giocatori, e il rischio che anche uno solo dei ragazzi potesse risentirne in maniera negativa, mi mise in seria difficoltà, ed avevo credetemi la sensazione, fatta certezza di li a poco, che qualcuno ci fosse veramente rimasto male.
Aggiungo inoltre, che non mi è mai, e ripeto mai, sembrato giusto, associare una istituzione, un ente o come nel mio caso una società sportiva ad una persona, e che la sua presenza sia ritenuta indispensabile per andare avanti, non è un mio credo, io sono convinto che tutti siano utili e nessuno è indispensabile, in un consiglio che si rispetti ognuno a la sua carica, e fa la sua parte, lavora in funzione della carica che gli è stata attribuita, quindi, per farla breve anche io sono uno dei tanti, e non voglio essere inquadrato come il tutto fare, non sono un accentratore, ne tanto meno dittatore.
Un cronista serio, è un cronista indipendente e non di parte, altrimenti, si rischia di allinearci alla maggior parte dei blog di altre società sportive, sempre ?molli? perchè piangono, piangono sempre.
Piangono, perché l?arbitro, gli ha negato, per lo meno tre rigori a partita, perchè i loro giocatori hanno sprecato per lo meno sei goal a porta vuota, perché gli avversari hanno segnato in fuori gioco di almeno due metri, nell?unica occasione che gli è capitata.
C?è chi fa di più, ma sono pochi, per la verità, nel concludere il commento, per levarsi ?di dosso? tutte le responsabilità spara il più classico dei classici, il premio Nobel della Demenza, pre e post bellica, si ma della guerra del 15 ? 18, quella dove rimase ferito il mio bisnonno, Angiolino di Rivalto, e non gli dettero nemmeno la pensione di invalidità, ma lui in barba a tutti, INPS compresa, campò, si senza pensione, ma per 97 lunghi e meravigliosi anni, insomma scusate la divagazione, dicevo di certe conclusioni che fanno sbellicare dalle risate, e precisamente:
Un altro boccone amaro da ingoiare, senza per forza voler fare la verginella giuliva e? stato senza ombra di dubbio l?ennesimo esonero dell?allenatore, una sconfitta societaria e personale, su tutto il fronte, una Caporetto biancazzurra, che e? andata ad accavallarsi a tutta un?altra serie di inconvenienti, oltre agli ormai cronici ed incancreniti problemi di liquidità.
Fatti e misfatti indipendenti dalle mie volontà, impegni e accordi sui quali avevo fatto affidamento e tra un rimando ed un altro mi hanno messo nella condizione di dovermi ?giustificare? e di porre il fianco, per le stilettate, che mi sono state, per lo meno in gran parte risparmiate solo grazie al buon cuore di chi mi conosce, giocatori in testa.
Credo che di disagi ce ne siano diversi, nemmeno tanto velati, ma evidenti e tangibili, ma quello che più mi pesa è il fatto di dover galleggiare su un mare, oscuro e maleodorante, che va avanti per inerzia, che lascia inalterate magagne e soprusi, e mi pesa questo fatto di dire e non dire, avere voglia di parlare ma non poterlo fare, per non danneggiare il TTT.
Mi viene detto sempre più spesso, tanto che è divenuta una costante, che bisogna, ?rispettare gli equilibri che si sono venuti a creare...? e poi ?imparare a tessere la tela, e saper attendere?.
Ma proprio a me!!!
Che sono sempre stato per : ?o di qui o di la". Punto e basta.
La scelta di stare in silenzio, non è un fattore di comodo, non sto mettendo le mani avanti, per giustificare eventuali scelte future, non ci sono strategie, ne tanto meno la voglia di creare disagi, ma come, ho sempre pensato, detto e urlato, oggi per difendere la ?Fede Biancazzurra? dovrei snaturarmi ed assumere abiti che non accetto, e che rinnego da sempre.
Non ci sono pause di riflessione, c?è solo ?La riflessione? e la voglio condividere con i miei consiglieri, i miei giocatori e i pochi amici che ancora circolano sui campi di calcio, fine del discorso.
Se fossi un amante del ?mal comune mezzo gaudio? sarei in una botte di ferro, siccome di cosa succede negli orti dei vicini, non mi interessa nulla, perché sono abituato a guardare parecchio a casa mia, tutte le decisioni che da qui a breve, andrò a prendere saranno indipendenti dai risultati sportivi, ma baderanno come ho sempre fatto al bene ed alla continuità e al futuro del TTT.
Capisco che la situazione sia preoccupante, sono il primo a farsene carico, mettendomi in spalla tutto il pesante fardello pieno di colpe e scelte sbagliate, pochi punti in classifica, vittorie che risalgono alla notte dei tempi, avversari che fanno risultato, anche quelli più impensati, e noi invece a languire e a scendere sempre più in basso, fino al terz?ultimo posto, che vale comunque pur sempre uno spareggio.
Ripeto sono il primo che, reputa la situazione allarmante, resto pero? convinto che accettare passivamente l?andamento del campionato non giovi a nessuno e non sia questo il volere della squadra, come credo sia prematuro vendere la pelle dell?orso, prima di averlo catturato, in tanti vorrebbero farci credere di essere già spacciati, a costoro, sappiamo come rispondere, lo so io e lo sanno i giocatori, ci daremo per vinti dopo l?ultima di campionato, supplementari compresi, e da oggi sino ad allora lotteremo, a denti stretti, e venderemo cara la pelle, lo dico e ne sono convinto, non tanto perché ce lo diciamo spesso sommessamente come ad alta voce negli spogliatoi, ma perché conosco i miei giocatori, e il loro valore umano, tecnico e l? attaccamento alla maglia che indossano, so che dalle sofferenze questi ragazzi hanno sempre tratto la forza per andare avanti e dare il meglio di se, incuranti di tutto e tutti.
Credo, fermamente in questo gruppo di ragazzi, ci credo da agosto, e rafforzo settimanalmente la mia convinzione, vedendo i sacrifici che tutti quanti stanno facendo, e la dedizione e la pignoleria con la quale si allenano e si preparano ad ogni gara.
Salvarsi, per noi vorrebbe dire tanto, ma mi sto rendendo conto sempre di più che oltre ad immani sforzi economici, una grande forza di volontà, e tanta, tanta sana passione sportiva per la categoria, questa categoria serve, ?BEN ALTRO?, e per noi sarebbe più facile ingaggiare e buttare nella mischia ?Ben-Hur? il valoroso gladiatore, perché ?Ben Altro? non lo avremo mai dalla nostra parte.
Concludo come un anno fa, con la speranza che... porti bene.
In questo sport quello che conta, non so se lo si può definire un muscolo è
poi subito dopo... il cuore.
Tengo a precisarlo e ribadirlo e? stata una mia decisione, senza che nessuno mi abbia indotto o peggio ancora costretto, ma siccome come mi pare e piace lo faccio solo e soltanto a casa mia, per giunta quando sono solo, e dovendo dare risposta alle tante ipotesi che si stanno accavallando, ed ai si dice che sono ancora peggio, per giunta trattandosi di una decisione che va ad intaccare la sfera ?cristallina? del TRE TORRI, di seguito cercherò per quello che mi è possibile, di spiegarne le ragioni.
Prima di tutto non si tratta di un silenzio stampa.
Troppo pomposo solo pensarlo, ne tanto meno della voglia di reprimere, o far naufragare, sarebbe solo e soltanto un raptus masochista, la bella iniziativa del Blog Biancazzurro, che mi sta particolarmente a cuore e mi sembra sia apprezzato anche dai tanti ?terricciolese all?estero? che non ci hanno mai fatto mancare il loro sostegno, li invito a continuare.
Non è, nemmeno, una decisione presa dalla sera alla mattina, non si è trattato della ripicca di un bimbo o di una bizza, non è stata la solita levata di scudi dopo una sconfitta, ne tanto meno una difficoltà attribuita ai risultati negativi della squadra, si è trattato di una decisone presa dopo una serie di riflessioni, che da tempo, andavo meditando e maturando, e che mi porto dentro, e ce le tengo.
Per altro sono le stesse ?vicende? analizzate anche in anni precedenti, e che solo l?entusiasmante salto di categoria aveva parzialmente sopito, per farle riemergere più forti di prima, nella stagione in corso, nella loro totale interezza.
Nel calcio, in questo calcio è bene non farsi illusioni, e parlarsi chiaro, o ci stiamo cosi come è, e si accetta tutto e il contrario di tutto, oppure si rifiuta integralmente, e se ne resta ai margini.
Non si tratta, comunque di scegliere con il cuore in mano, per il bene della società che mi ha cresciuto ed alla quale voglio e vorrò sempre bene, ed è superfluo solo ribadirlo, ma la scelta se continuare a stare ?nel pallone? o uscirne definitivamente va presa, con ben altre sfere in mano, e dopo valutazioni le più refrattarie possibili a spinte e slanci emotivi.
Troppe volte ho pensato, illudendomi, che in fondo, in fondo ero io che mi sbagliavo, e che vedevo sempre e comunque certi ambienti, certe persone, certi fatti sempre con occhio negativo, da qui tutta una serie di ripensamenti che culminavano con delle vere e proprie inversioni ad U.
Mi ritrovavo sempre sulla stessa rotta, al timone del TTT.
La prima considerazione, che mi venne di fare, in ordine cronologico, in questa stagione, fu alla sesta giornata di campionato, dopo la vittoria sul San Vincenzo, al cospetto di non più di venti, si, ripeto venti persone, oltre i consiglieri, i parenti e i familiari stretti, non certo per mancanza di spazio sui gradoni delle tribune.
Ah dimenticavo di dirvi che cosa pensai:
?Ma ne vale veramente la pena ????
Poi lo stesso identico pensiero, mi balenò per il cervello, una domenica sera mentre ero a casa, intorno alle 22.00, mentre stavo scrivendo due righe da mandare ad Alessio, per aggiornare il nostro blog, già dal primo mattino del lunedì successivo.
Fare una cronaca, non sarebbe poi nemmeno troppo difficile, ne tanto meno noioso, basta annotarsi con precisione, minuto, numero di maglia e cosa è accaduto, poi con un po? di mestiere e qualche ?licenza agricola? non oso dire poetica, si confeziona una cronistoria della gara, veritiera, puntuale, ma arida che non rispecchierebbe il mio modo di essere e le poche volte che mi è capitato di farlo, non mi sono riconosciuto, nel testo pubblicato.
Il difficile viene quando si deve scrivere, senza danneggiare la propria squadra, oppure avvantaggiare gli avversari, e qui la cosa si farebbe ingarbugliata, per chiunque figuriamoci per chi rappresenta una società di calcio, un presidente.
Non mi danno fastidio nemmeno i messaggi anonimi o siglati con firme di fantasia, certo quando offendono e cercano di danneggiarci, mi difendo, anche se in più di una occasione sono stato il primo a lasciar perdere, invitando i nostri lettori a fare altrettanto.
Secondo punto di arresto, i voti ai giocatori, e sinceramente il problema che mi sono posto non è stato se fossero giusti o sbagliati, erano i miei, punto e basta, e potevano essere accettati e condivisi dai lettori, oppure contestati, non mi sarei certo tagliato le vene ai polsi, il fatto è che erano delle valutazioni, che dava un presidente pubblicamente ai suoi giocatori, e il rischio che anche uno solo dei ragazzi potesse risentirne in maniera negativa, mi mise in seria difficoltà, ed avevo credetemi la sensazione, fatta certezza di li a poco, che qualcuno ci fosse veramente rimasto male.
Aggiungo inoltre, che non mi è mai, e ripeto mai, sembrato giusto, associare una istituzione, un ente o come nel mio caso una società sportiva ad una persona, e che la sua presenza sia ritenuta indispensabile per andare avanti, non è un mio credo, io sono convinto che tutti siano utili e nessuno è indispensabile, in un consiglio che si rispetti ognuno a la sua carica, e fa la sua parte, lavora in funzione della carica che gli è stata attribuita, quindi, per farla breve anche io sono uno dei tanti, e non voglio essere inquadrato come il tutto fare, non sono un accentratore, ne tanto meno dittatore.
Un cronista serio, è un cronista indipendente e non di parte, altrimenti, si rischia di allinearci alla maggior parte dei blog di altre società sportive, sempre ?molli? perchè piangono, piangono sempre.
Piangono, perché l?arbitro, gli ha negato, per lo meno tre rigori a partita, perchè i loro giocatori hanno sprecato per lo meno sei goal a porta vuota, perché gli avversari hanno segnato in fuori gioco di almeno due metri, nell?unica occasione che gli è capitata.
C?è chi fa di più, ma sono pochi, per la verità, nel concludere il commento, per levarsi ?di dosso? tutte le responsabilità spara il più classico dei classici, il premio Nobel della Demenza, pre e post bellica, si ma della guerra del 15 ? 18, quella dove rimase ferito il mio bisnonno, Angiolino di Rivalto, e non gli dettero nemmeno la pensione di invalidità, ma lui in barba a tutti, INPS compresa, campò, si senza pensione, ma per 97 lunghi e meravigliosi anni, insomma scusate la divagazione, dicevo di certe conclusioni che fanno sbellicare dalle risate, e precisamente:
?Sarà bene che chi di dovere si faccia sentire in federazione??
Un altro boccone amaro da ingoiare, senza per forza voler fare la verginella giuliva e? stato senza ombra di dubbio l?ennesimo esonero dell?allenatore, una sconfitta societaria e personale, su tutto il fronte, una Caporetto biancazzurra, che e? andata ad accavallarsi a tutta un?altra serie di inconvenienti, oltre agli ormai cronici ed incancreniti problemi di liquidità.
Fatti e misfatti indipendenti dalle mie volontà, impegni e accordi sui quali avevo fatto affidamento e tra un rimando ed un altro mi hanno messo nella condizione di dovermi ?giustificare? e di porre il fianco, per le stilettate, che mi sono state, per lo meno in gran parte risparmiate solo grazie al buon cuore di chi mi conosce, giocatori in testa.
Credo che di disagi ce ne siano diversi, nemmeno tanto velati, ma evidenti e tangibili, ma quello che più mi pesa è il fatto di dover galleggiare su un mare, oscuro e maleodorante, che va avanti per inerzia, che lascia inalterate magagne e soprusi, e mi pesa questo fatto di dire e non dire, avere voglia di parlare ma non poterlo fare, per non danneggiare il TTT.
Mi viene detto sempre più spesso, tanto che è divenuta una costante, che bisogna, ?rispettare gli equilibri che si sono venuti a creare...? e poi ?imparare a tessere la tela, e saper attendere?.
Ma proprio a me!!!
Che sono sempre stato per : ?o di qui o di la". Punto e basta.
La scelta di stare in silenzio, non è un fattore di comodo, non sto mettendo le mani avanti, per giustificare eventuali scelte future, non ci sono strategie, ne tanto meno la voglia di creare disagi, ma come, ho sempre pensato, detto e urlato, oggi per difendere la ?Fede Biancazzurra? dovrei snaturarmi ed assumere abiti che non accetto, e che rinnego da sempre.
Non ci sono pause di riflessione, c?è solo ?La riflessione? e la voglio condividere con i miei consiglieri, i miei giocatori e i pochi amici che ancora circolano sui campi di calcio, fine del discorso.
Se fossi un amante del ?mal comune mezzo gaudio? sarei in una botte di ferro, siccome di cosa succede negli orti dei vicini, non mi interessa nulla, perché sono abituato a guardare parecchio a casa mia, tutte le decisioni che da qui a breve, andrò a prendere saranno indipendenti dai risultati sportivi, ma baderanno come ho sempre fatto al bene ed alla continuità e al futuro del TTT.
Capisco che la situazione sia preoccupante, sono il primo a farsene carico, mettendomi in spalla tutto il pesante fardello pieno di colpe e scelte sbagliate, pochi punti in classifica, vittorie che risalgono alla notte dei tempi, avversari che fanno risultato, anche quelli più impensati, e noi invece a languire e a scendere sempre più in basso, fino al terz?ultimo posto, che vale comunque pur sempre uno spareggio.
Ripeto sono il primo che, reputa la situazione allarmante, resto pero? convinto che accettare passivamente l?andamento del campionato non giovi a nessuno e non sia questo il volere della squadra, come credo sia prematuro vendere la pelle dell?orso, prima di averlo catturato, in tanti vorrebbero farci credere di essere già spacciati, a costoro, sappiamo come rispondere, lo so io e lo sanno i giocatori, ci daremo per vinti dopo l?ultima di campionato, supplementari compresi, e da oggi sino ad allora lotteremo, a denti stretti, e venderemo cara la pelle, lo dico e ne sono convinto, non tanto perché ce lo diciamo spesso sommessamente come ad alta voce negli spogliatoi, ma perché conosco i miei giocatori, e il loro valore umano, tecnico e l? attaccamento alla maglia che indossano, so che dalle sofferenze questi ragazzi hanno sempre tratto la forza per andare avanti e dare il meglio di se, incuranti di tutto e tutti.
Credo, fermamente in questo gruppo di ragazzi, ci credo da agosto, e rafforzo settimanalmente la mia convinzione, vedendo i sacrifici che tutti quanti stanno facendo, e la dedizione e la pignoleria con la quale si allenano e si preparano ad ogni gara.
Salvarsi, per noi vorrebbe dire tanto, ma mi sto rendendo conto sempre di più che oltre ad immani sforzi economici, una grande forza di volontà, e tanta, tanta sana passione sportiva per la categoria, questa categoria serve, ?BEN ALTRO?, e per noi sarebbe più facile ingaggiare e buttare nella mischia ?Ben-Hur? il valoroso gladiatore, perché ?Ben Altro? non lo avremo mai dalla nostra parte.
Concludo come un anno fa, con la speranza che... porti bene.
In questo sport quello che conta, non so se lo si può definire un muscolo è
il cervello
poi subito dopo... il cuore.
FORZA TERRICCIOLA
Grande Andrea,hai toccato tutti i punti che dovevi,puntuale ed essenziale come sempre.!!!!!
Di l'uomo mascherato (inviato il 02/04/2008 @ 19:39:17)
non avevo finito,il Cuore E il Cervello nella vita sono indispensabili per tutto,ero a Capanne e direi che i giocatori Domenica hanno dimostrato di averne da vendere,avanti cosi.
Di l'uomo mascherato (inviato il 02/04/2008 @ 19:42:06)
Come non comprenderti!Caro Andrea.
Sono assoltumanete solidale con te per il tuo sfogo!
E tu sai bene a cosa mi riferisco.
Sono certo che qualsiasi decisione che prenderai sarà quella giusta!
Un abbraccio da Bucanjo!!!
Alla faccia del piccolo sfogo!
Sono assoltumanete solidale con te per il tuo sfogo!
E tu sai bene a cosa mi riferisco.
Sono certo che qualsiasi decisione che prenderai sarà quella giusta!
Un abbraccio da Bucanjo!!!
Alla faccia del piccolo sfogo!
Di (inviato il 03/04/2008 @ 08:31:00)
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